Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori… e consumatori. Che sia fisico o digitale, locale o della grande distribuzione, il mercato retail in Italia è in continua crescita, rappresentando uno dei settori più importanti dell’economia del Paese. Ma quali sono le caratteristiche, i dati aggiornati, le statistiche e le idee vincenti di questo mercato?
Il mercato retail in Italia comprende la vendita al dettaglio di beni di consumo attraverso una vasta gamma di canali, tra cui negozi fisici, supermercati, ipermercati, centri commerciali ed e-commerce.
Fotografando la situazione generale nel nostro Paese si può notare una forte concentrazione di piccoli negozi tradizionali affiancata alla presenza di grandi catene di distribuzione e centri commerciali. Basti pensare a Coop, Conad o Esselunga, per citare solo alcuni colossi della grande distribuzione. Andando più nello specifico si può notare anche una significativa frammentazione dei settori retail, dovuta alla tradizione locale che cambia da nord a sud e alle diverse abitudini di acquisto degli italiani. Ma come è andato il settore retail italiano nell’ultimo anno?
Secondo l’osservatorio di Confimprese, il mercato retail in Italia non sì è fermato: il fatturato di ottobre 2022 ha visto un aumento del +3,5% rispetto a ottobre 2021, ristabilizzando i livelli di pre-pandemia, registrando infatti un aumento dello 0,8% rispetto a ottobre 2019.
Dall’analisi dell’ISTAT però, questa crescita non è dovuta al volume delle vendite (che anzi registrano un calo dello 0,5%), bensì dalla crescita del loro valore (+1,2%). Questo significa che i consumatori acquistano meno prodotti ma di fascia alta, facendo aumentare gli acquisti di valore.
Lo stesso vale per i beni alimentari: il valore aumenta del 2,1%, ma si registra un calo del volume totale di vendita dello 0,9%. Seppur con percentuali più basse, il meccanismo si replica anche per le vendite dei beni non alimentari che aumentano in valore dello 0,6% e diminuiscono in volume dello 0,3%.
Ma analizziamo nel dettaglio i diversi settori: cresce la ristorazione, che registra un aumento del 9,1%, a differenza del settore dell’abbigliamento e accessori che arriva a toccare il -6,3%. In generale cresce anche il retail non food con un aumento del +8,1%.
Da nord a sud Italia, l’area geografica che in media performa meglio è il centro, registrando un aumento del 5,9%, con brillanti risultati in Lazio che grazie al suo +10,5% si classifica al primo posto come migliore regione, al contrario della Basilicata che rimane all’ultimo posto con un calo del 4%.
Quello che mette tutti d’accordo è sicuramente il mercato retail digitale: gli italiani preferiscono sempre di più gli acquisti online: secondo Statista, il settore vale 45 miliardi di euro ed è destinato a crescere del 15% annuo fino al 2025.
Alla luce di questi dati la parola chiave per continuare a crescere è sicuramente innovazione. Le aziende retail dovrebbero investire nella trasformazione digitale, integrando sempre più strategie offline e online per coinvolgere i clienti su tutte le piattaforme.
Cosa fare per innovare il mercato retail?
Come abbiamo già detto il mercato retail in Italia è fortemente frammentato e vive della grande varietà di differenze culturali e locali presenti sul territorio. Per questo è importante studiare un approccio che tenga in considerazione tutti i fattori che contribuiscono a stimolare gli acquisti nei consumatori italiani.
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