Il posizionamento di un brand è la percezione che i clienti e il mercato hanno di esso. Da questa semplice frase puoi renderti conto, perciò, di quanto sia importante che venga curato affinché sia il più distintivo, solido e desiderabile possibile rispetto a quello dei tuoi competitors. E come fare? Attraverso una strategia di brand positioning che ti permetta di scolpire nella mente dei clienti i “pezzi forti” del tuo brand e le sue caratteristiche peculiari.
È importante non lasciare al caso questo aspetto, per almeno due motivi principali: perché nei diversi mercati attuali la concorrenza è affollata e perché le persone si faranno comunque un’idea del tuo brand, sia che tu definisca un brand positioning sia che tu non lo faccia. E allora meglio farlo, partendo proprio dall’analisi del posizionamento attuale, in modo da dargli la migliore forma possibile per il brand stesso e per il mercato.
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Per comprendere meglio tutto questo, come per tutte le cose, nulla può aiutare di più degli esempi. Ne facciamo tre, illuminanti perché noti a tutti. Ecco, già questo, il fatto che siano noti a tutti, spiega l’importanza di fare un brand positioning di successo.
Chiunque senta parlare di Red Bull sa subito di quale prodotto si tratti: un energy drink. Anzi, l’energy drink. Perché la misura del successo di un brand positioning sta proprio nel grado di associazione tra il brand e il prodotto: quando questi due elementi si sovrappongono, come nel caso di Red Bull, allora si ha il massimo livello di risultato.
E questo va al di là del gradimento o meno del prodotto in sé: a te il gusto dell’energy drink marchiato Red Bull può anche non piacere, forse addirittura puoi anche non averlo mai provato, però sai senz’altro che cos’è e quale è.
È quello con la lattina allungata blu e grigia.
Ma come ha fatto Red Bull a riuscire in questa impresa? Ha investito tanto, certo: in campagne pubblicitarie e in sponsorizzazioni. Ma non avrebbe mai ottenuto questi risultati se – a parità di investimenti – non avesse creato una strategia di brand positioning, e di conseguenza una creatività e una comunicazione, di livello assoluto: Red Bull ti mette le ali. E cosa può fare di meglio un energy drink se non metterti le ali?
Anche nel caso di McDonald’s non occorre spiegare a nessuno di cosa si tratti. “Vado da McDonald’s” è ormai l’espressione usata per dire tante cose: “vado a mangiare velocemente un hamburger”, “vado al fast food”, “vado a mangiare all’americana”.
Sono tutti elementi che fanno parte del posizionamento del brand “McDonald’s”. Che ormai non è più solo un brand, ma anche un simbolo: di americanità, di globalizzazione, di consumismo, di occidentalità. Spesso anche di cibo spazzatura, di alimentazione non salutare, di scarsa qualità dei prodotti.
E allora cosa succede quando un brand è associato ad aspetti anche fortemente negativi? Se sa fare brand positioning, monitora costantemente il proprio posizionamento, dunque scopre queste “cattive” associazioni e di conseguenza interviene.
McDonald’s – manco a dirlo – il brand positioning lo sa fare in maniera eccelsa: ha scoperto queste associazioni svantaggiose per il suo brand e ha lanciato prodotti “gourmet” realizzati con materie prime di altissima qualità. Sì, ma come li ha lanciati? Usando chef di fama internazionale, ovvero il non-plus-ultra dei sinonimi di “Qualità”.
Come Red Bull e McDonald’s, anche Amazon ha raggiunto il massimo risultato di brand positioning, ovvero è diventato sinonimo del prodotto che offre.
Anzi, in questo caso addirittura del proprio settore di attività: l’e-commerce. Se infatti ti dicessi di comprare qualcosa online, tu cosa faresti? Apriresti immediatamente il sito o l’app di Amazon, così, senza pensarci due volte.
Ma non solo, perché mentre apri il sito o l’app sai già che quel qualcosa che devi comprare lo troverai sicuramente su Amazon e che anzi, ne troverai di diverse tipologie, marche e prezzi. Prezzi che tu sai già saranno con ogni probabilità inferiori rispetto a qualsiasi negozio fisico. Peraltro, sai anche che il prodotto ti arriverà direttamente a casa in pochissimo tempo.
Anche in meno di 24 ore, se hai Amazon Prime. Già, perché Amazon Prime non fa solo parte delle strategie commerciali di Amazon, fa anche parte del suo brand positioning: è quell'elemento che rafforza ulteriormente una caratteristica distintiva, ossia la velocità di consegna.
Tutti questi sono elementi che fanno parte del posizionamento di Amazon sul mercato perché sono entrati indissolubilmente nella mente di tutti i consumatori.
Grazie a una strategia commerciale e a una strategia di comunicazione che sono derivate da una precedente strategia: quella di brand positioning.
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